FERROVIA CHIVASSO – IVREA – AOSTA Aggiunti a quelli del 2006 ora si può intervenire per elettrificare la tratta!
Finalmente delle buone notizie per i pendolari valdostani. Nel decreto Letta approvato Venerdì scorso il Governo stanzia 2 miliardi di euro per le infrastrutture. Tra le misure ammesse al finanziamento c’è anche il tratto ferroviario tra la Valle d’Aosta e il Piemonte.
Nel testo si legge, infatti, che “Con uno o più decreti del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, da emanarsi entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto, si provvede all’individuazione degli specifici interventi da finanziare e all’assegnazione delle risorse occorrenti, nei limiti delle disponibilità annuali del Fondo di cui al comma 1. Gli interventi finanziabili ai sensi del presente comma riguardano ………, il collegamento ferroviario funzionale tra la Regione Piemonte e la Valle d’Aosta, ……..”.
Il nodo è quello di sempre: la rottura di carico a Ivrea, il binario unico e la mancata elettrificazione. Un intervento infrastrutturale serio può ridarci, finalmente dei trasporti ferroviari normali.
Risulta chiaro che non bisogna perdere tempo. Tra pochi mesi, se capiamo bene le procedure descritte nel decreto, i giochi saranno fatti. In 30 giorni, dall’approvazione del decreto, si devono scrivere gli interventi specifici da finanziare, negoziare tra le parti caratteristiche, funzionalità, tempi, competenze e risorse. Possiamo partire dal progetto di elettrificazione di RFI, che c’è già, ragionando su raddoppi selettivi, rettifiche delle curve e miglioramenti delle velocità di esercizio. E’ urgente prendere subito, di concerto con la Regione Piemonte, con il Ministero e con RFI, le decisioni strategiche necessarie per non perdere l’opportunità che si è creata. E’ altrettanto urgente capire fino in fondo l’insieme delle risorse disponibili considerando i 35 milioni rimasti dalla finanziaria 2006 e quelle che la regione Valle d’Aosta e la regione Piemonte potranno investire per quanto di loro competenza.
Chi ha tempo non aspetti tempo!
Non perdiamo l’ennesimo “treno” per avere finalmente una ferrovia normale!