Si è svolta ieri, Mercoledì 23 Marzo ad Aosta, l’Assemblea soci dell’Associazione Pendolari Stanchi VdA. Molti i temi in discussione in relazione allo stato di salute del sistema dei trasporti valdostano (pessimo) e alle prospettive di innovazione e di cambiamento che i pendolari e i cittadini valdostani aspettano da tempo.
In particolare desta sconcerto e preoccupazione la nebbia in cui è scomparso il nuovo Contratto di servizio con Trenitalia che, dopo il passaggio di competenze, dovrebbe regolare i termini quantitativi e qualitativi del trasporto pubblico ferroviario. Che fine ha fatto? Cosa ci sta scrivendo dentro la Regione? Quasi un anno e mezzo fa proponemmo 11 punti da inserire nel Contratto: 1) garanzie sulla puntualità; 2) garanzie sulla qualità del servizio, sulla pulizia, assistenza alle biglietterie, tempestività dell’informazione e sul quadro orari; 3) un serio piano di ammodernamento del materiale rotabile (non solo bimodali); 4) una maggiore e migliore informatizzazione dei servizi; 5) una revisione delle agevolazioni delle politiche tariffarie, in particolare per i giovani minorenni; 6) nuovi e più consistenti strumenti di agevolazione per pendolari e utenti con redditi bassi o in particolari situazioni di indigenza (sconti sociali); 7) un serio regime di penali e di rimborsi per i pendolari e per gli utenti in caso di ritardi; 8) l’estensione del sistema di monitoraggio già in vigore in Piemonte; 9) investimenti specifici per politiche di promozione dell’uso del treno in Valle d’Aosta; 10) una revisione organizzativa della rottura di carico ad Ivrea; 11)un sistema permanente e codificato di consultazione e dialogo sociale con le rappresentanze dei pendolari e degli utenti.
Da allora più niente…. o meglio… Da allora: la Chiusura della Aosta PreSaintDidier; i disagi a Sant’Orso; il conflitto permanente tra Regione e Trenitalia; i debiti pregressi; le minacce di tagli alle corse tra Aosta e Chivasso; la proroga della concessione agli appaltatori privati del trasporto pubblico su gomma; la minaccia di licenziamenti alla SVAP; la chiusura della biglietteria di Pont Saint Martin; le minacce delle società autostradali sulle tariffe; la concessione di investimenti per le ferrovie Piemontesi (…e noi niente)….
Anche per questo l’Assemblea ha deciso di aderire formalmente al comitato che promuove alcune leggi di iniziativa popolare, tra cui, quella sui trasporti. La legge mira ad affermare una precisa volontà politica e ad impegnare la Giunta regionale a presentare all’esame del Consiglio regionale un “Programma strategico di interventi” che rimetta al centro di un sistema integrato dei trasporti una ferrovia moderna, efficace e finalmente, normale. Volontà politica, che fino ad oggi, è mancata fino alla colpevole ignavia che ha portato alla chiusura della AOPSD.
Saranno i cittadini a decidere!
L’Assemblea ha anche espresso il proprio appoggio all’iniziativa legale di Federconsumatori e all’azione dei sindacati per sollecitare la riapertura della Aosta – PreSaintDidier. I Pendolari Stanchi continueranno a protestare e a sensibilizzare i cittadini con iniziative come quella organizzata insieme a Legambiente e CAI TAM, “Obiettivo Binario Vivo” e altre che seguiranno.
In coda l’Assemblea ha approvato il bilancio 2015 e eletto gli organi statutari.
Alla Presidenza è stato confermato Massimo Giugler. Del Direttivo fanno parte, oltre al Presidente, anche Fabio Protasoni, Fabio Colabello, Franco Bonetto, Valter Manazzale.
Aosta Mercoledì 24 Marzo 2016