Ci toccherà rimpiangere Marguerettaz? Quello del “pandino” per tutti? Quello che ha dilapidato i soldi della ferrovia in bidoni bimodali? Impossibile, vero? Eppure al peggio non c’è mai fine.
Perché quello che l’aveva sostituito, Restano, un tempo unionista e al momento nel Gruppo Misto, ha fatto nell’ultimo Consiglio regionale dichiarazioni di cui si vergognerebbe chiunque avesse un senso anche minimo delle istituzioni e una pur vaga idea dei doveri di consigliere regionale.
C’è una legge regionale che prevede la riapertura dell’Aosta Pré-St-Didier. Mettiamo che lui fosse malato quando è stata approvata all’unanimità. E forse era al mare a luglio, quando è stato approvato il Programma Strategico di interventi che, in applicazione della legge, prevede la riapertura della tratta. E dev’essergli sfuggito, certo perché aveva qualcosa di più importante da fare, che ci sono un Accordo Quadro Regione-Rfi dove la riapertura della linea è scritta nero su bianco e un contratto di servizio fra Regione e Trenitalia che prevede sei corse giornaliere fra Aosta e Pre-Saint-Didier
Ebbene l’esimio Restano dichiara in Consiglio che “ha appreso dai giornali” che la linea sarà prossimamente riaperta. E stupisce che si applicheranno leggi, programmi, accordi e contratti vigenti. Ohhh, ma dai!
Poi, già che c’è, dice che non è d’accordo perché questo costerà 40 milioni di euro. E anche qui si vede che non ha studiato bene. I soldi di cui parla infatti non sono a carico della Regione, ma di Rete Ferroviaria Italiana.
Insomma, è bello sapere che Restano legge i giornali, ma non dovrebbe fermarsi ai titoli.
(da Rete Civica)